Definizioni

Movimenti anomali:
I movimenti anomali, anche definiti “disturbi del movimento”, avvengono involontariamente e fuori dal controllo del paziente. Possono manifestarsi sia a riposo che durante l’attività. Nei pazienti spastici, I più frequenti sono:
-distonia, caratterizzata da contrazioni muscolari sostenute che provocano torsioni e movimenti ripetitivi o posture anormali. Spesso la distonia viene scatenata o peggiorata da movimenti volontari, e sembra dovuta a perdita di coordinazione motoria (perdita dell’inibizione reciproca dei muscoli agonisti/antagonisti). Nell’arto superiore spesso provoca posture anomale con polso deviato ulnarmente, e con dita estese quando il polso è flesso. La distonia severa è una controindicazione alla chirurgia.
- corea è costituita da brevi, bruschi e irregolari movimenti che non sono ripetitivi o ritmici ma sembrano fluire da un muscolo al successivo (movimenti “come una danza”).
- atetosi è caratterizzata da movimenti lenti, involontari, convoluti delle dita delle mani (come se scrivessero) e dei piedi, delle mani, dei piedi e, in alcuni casi, di braccia, arti inferiori, collo e lingua. Può essere abbastanza permanente e sparire solo durante il sonno.
Muscolo agonista/antagonista:
Quando un muscolo sta funzionando, il muscolo (o i muscoli) che a lui si oppone (si oppongono) rimane rilassato, altrimenti impedirebbe il movimento stesso. Il muscolo agonista è quello che si sta contraendo e l’antagonista è quello che rimane rilassato come reazione a questa contrazione.Ogni muscolo ha il suo antagonista.
Per esempio il bicipite è antagonista del tricipite e I flessori del polso sono antagonisti degli estensori del polso.
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Paralisi Cerebrale (CP):
La paralisi cerebrale è una patologia neurologica causata da una sofferenza cerebrale o una malformazione che avvengono mentre il cervello del bambino si sta sviluppando (feto e infante). Queste lesioni non progressive influenzano il movimento corporeo, la postura e la coordinazione muscolare, e provocano deformità degli arti e compromissione funzionale.
 da un riflesso.
Clono:
Il clono è una serie di movimenti ritmici involontari dovuto a contrazioni muscolari. Diversamente dai movimenti anomali non avviene spontaneamente ma di solito è scatenato.
Co-contrazione:
È l’inappropriato reclutamento di un muscolo da parte del muscolo antagonista. Per esempio: co-contrazione del tricipite durante l’attivazione del bicipite risultante nell’impossibilità di flettere il gomito.
Emiplegia:
Paralisi che colpisce la metà del corpo (arto superiore e inferiore). 
Nervo motore:
Ramo nervoso che raggiunge il muscolo e che è responsabile della sua contrazione. Tutti I muscoli hanno il loro ramo motore, a volte anche più di uno.

Tono muscolare:
Il tono muscolare è la parte continua e passiva della contrazione muscolare. Aiuta a mantenere la postura e si oppone alla forza di gravità durante il riposo, e si riduce durante il sonno.
L’ipertonia è l’aumento patologico del tono muscolare che deriva da una lesione del motoneurone superiore. Clinicamente può presentarsi sia come spasticità sia come rigidità. Mentre la spasticità è dovuta a una lesione del tratto piramidale (lesione cerebrale o midollare), la rigidità è conseguenza di una lesione del tratto extra-piramidale (per es: Parkinson).
Nine hole peg test:
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Muscoli pronatori/supinatori:
A gomito flesso, I muscoli pronatori ruotano la mano con il palmo in basso, mentre i supinatori portano il palmo verso l’alto.
Quadriplegia:
Paralisi di tutti e quattro gli arti.
 
Riflesso di stiramento:
Il riflesso di stiramento (“riflesso miotattico”) è una contrazione muscolare automatica (o “riflesso”) di un muscolo come risposta ad un suo inaspettato allungamento. Lo si ricerca durante ogni esame neurologico. Il più conosciuto riflesso è il riflesso patellare: a ginocchio flesso e con I muscoli della coscia rilassati, la percussione del legamento rotuleo provoca l’estensione della gamba per contrazione riflessa del muscolo quadricipite.
I riflessi di stiramento sono esagerati nelle lesioni cerebrali e midollari, specialmente nella spasticità.
Ictus:
L’ictus, anche conosciuto come accidente cerebro-vascolare o infarto cerebrale, è una condizione neurologica provocata da un’improvvisa riduzione del flusso sanguigno cerebrale, con morte del tessuto cerebrale. Esistono due tipi di Ictus: ischemico (da riduzione del flusso ematico) ed emorragico (da sanguinamento intra-cerebrale).
I sintomi di un ictus possono variare in maniera importante da un paziente all’altro a seconda della natura (ischemico o emorragico) e della localizzazione e dimensione della lesione cerebrale.
Segni e sintomi spesso compaiono pochi minuti dopo l’ictus. In alcuni casi permangono meno di una o due ore: attacco ischemico transitorio (TIA). In altri casi possono diventare permanenti.
In occidente ogni anno viene colpita da ictus una persona su 600. Nell’80% dei casi sono ictus ischemici, e nel 20% sono emorragici. La probabilità di essere colpiti da ictus ischemico aumenta con l’età, mentre la probabilità di essere colpiti da ictus emorragico è indipendente dall’età..
 
Lesione del motoneurone superiore:
motoneuroneÈ una lesione del sistema nervoso centrale a monte delle cellule del corno anteriore del midollo spinale (al contrario: una lesione del motoneurone inferiore interessa le fibre nervose dal corno anteriore del midollo spinale fino al muscolo). Queste sono le fibre nervose che conducono i segnali per il movimento dei muscoli scheletrici. Originano di solito nella corteccia motoria primaria, passano al versante opposto (decussazione) e procedono distalmente lungo il midollo spinale fino ad incontrare i motoneuroni inferiori a livello delle corna anteriori del midollo stesso.